ARTICOLO MICROBIOTA PUBBLICATO SU MOVEMENT DISORDERS

Leggi l'Articolo!

RIASSUNTO "Unraveling Gut Microbiota in Parkinson’s Disease and Atypical Parkinsonism"

Sebbene diversi studi scientifici abbiano suggerito che le alterazioni nel microbiota intestinale possano avere un ruolo critico nella patogenesi della malattia di Parkinson, i risultati sono ad oggi estremamente eterogenei.

Nel 2015 è stato pubblicato uno studio, eseguito presso il Centro Parkinson di Milano, sulla nota rivista scientifica Parkinsonism and relative disorders.Lo studio ha valutato l’eventuale presenza di alterazione della flora batterica intestinale, nota come disbiosi, confrontando pazienti affetti da malattia di Parkinson e un gruppo di controlli sani. Dallo studio è emerso che nella popolazione affetta l’indicatore di presenta disbiosi intestinale, l’indacano, ha libelli maggiori.

A partire da questo lavoro, è stato realizzato uno studio prospettico caso-controllo, appena pubblicato su Movement Disorders presso lo stesso centro in collaborazione con il CNR di Segrate al fine di valutare il microbiota intestinale nella popolazione affetta da malattia di Parkinson confrontata con un gruppo di controlli sani.

Lo studio ha coinvolto 350 individui suddivisi in: PD idiopatico ( n: 193, di cui 39 De Novo cioè senza terapia farmacologica), stratificati in base alla durata della malattia, PSP (paralisi sopranucleare progressiva, n: 22), MSA (atrofia multisistemica, n: 22) e controlli sani (n: 113). E’ stato eseguito il sequenziamento dell’ RNA ribosomiale del gene 16S su un campione fecale di tutti gli individui e sono stati presi in considerazione diversi fattori tra cui le abitudini alimentari.

Benché il confronto tra PD e controlli sani abbia mostrato diverse differenze tra le abbondanze relative dei taxa*, i risultati statisticamente significativi si sono ridotti in seguito all’aggiustamento dei fattori confondenti. Nonostante la maggior parte della differenze fosse associata alla durata della malattia, l’unica differenza statisticamente significativa trovata è stata una riduzione dei Lachnospiraceae tra PD De Novo e controlli sani.Riduzione di Lachnospiraceae e aumento delle Lactobacillaceae e Christensenellaceae sono state associate a un peggioramento del quadro clinico, ad una maggior frequenza di decadimento cognitivo, a disturbi dell’andatura e ad instabilità posturale. Si sono evidenziate però alcune eccezioni confrontando controlli sani e Parkinsonismi quali PSP e MSA. Nei pazienti affetti da MSA i Lachnospiraceae non risultavano inferiori quantitativamente rispetto ai controlli sani, mentre i Prevotellaceae erano ridotti; nei pazienti affetti da PSP i Lactobacillaceae erano simili ma i Streptococcacee ridotti.Il microbiota intestinale potrebbe avere il ruolo di modulatore ambientale nella patogenesi della malattia di Parkinson e contribuire alla variabilità interindividuale delle caratteristiche cliniche. I dati sono influenzati dalla durata della malattia e dai diversi fattori che devono essere presi in considerazione.

Saranno necessari studi prospettici su pazienti PD De Novo per chiarire l’effetto della disbiosi nella progressione della malattia.

*(pl; sing: taxon, unità tassonomica usata in biologia per identificare un raggruppamento degli organismi viventi, possono essere di qualsiasi livello gerarchico: in senso decrescente ricordiamo il phylum (o tipo), la classe, l'ordine, la famiglia, il genere e la specie.)